***Albi per tutte le età
orecchio acerbo
Davide Calì (ill. Isabella Labate), tre in tutto, € 15,00
Nino De Vita (ill. Armin Greder), C’erano tutti nella grande aia, € 15,00
Un lettore malizioso non andrebbe lontano dal vero se pensasse all’occhio di riguardo che ho per gli “albi” di Orecchio acerbo; ho messo volutamente “albi” fra virgolette perché mi rendo conto che il termine appare riduttivo, consegnato com’è a testi destinati alla prima infanzia: gli “albi” della casa editrice romana sfuggono alle classificazioni e alle indicazioni dell’età dei lettori perché appartengono alla sfera di una produzione “alta” e senza barriere; ad alcuni potranno sembrare troppo raffinati nella ricerca grafica, ad altri frutto di un’insistita vocazione all’originalità… ebbene, basta prendere i due testi usciti recentemente in libreria per rendersi conto che tutto ciò è vero, ma costituisce l’assoluta positività di una produzione che, pur non evadendo da temi anche pregnanti, riesce a declinarli attraverso le “figure” in modo mai banale e molto spesso coinvolgente sul piano dell’emozione. Così Davide Calì che racconta, attraverso gli occhi di un protagonista e con grande sobrietà, la storia di quei settantamila bambini del sud dell’Italia che nel secondo dopoguerra, grazie ai “treni della felicità”, dal Sud distrutto salirono al nord per essere ospitati e curati dalla generosità di famiglie soprattutto contadine e operaie, trova perfetto riscontro nelle illustrazioni di Isabella Labate, in cui le figure realistiche grazie al sapiente uso del bianco e nero (e soprattutto del grigio) assumono un carattere quasi fiabesco, diventano sorpresa continua per il lettore che si perde nella loro magia. Altrettanto efficace la storia in versi (in dialetto siciliano e in lingua) del maiale Ntonu cui costerà caro l’improvviso amore per un pavone e per la sua magnifica ruota; anche qui le tavole di Armin Greder (alcune a doppia e quadrupla pagina) fanno la differenza e ci accompagnano quasi con malinconica dolcezza verso il triste finale… A questo punto spero mi si perdonerà l’occhio di riguardo per Orecchio acerbo…
*** Albi e Cartonati
il castoro
Christine Naumann-Villemin (ill. Marianne Barcilon), Nina è arrabbiata, € 12,90
Albo ironico e delicato.
Gribaudo
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Lupetto va a scuola, € 6,90
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Lupetto si lava da solo, € 6,90
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Lupetto va dal dottore, € 6,90
Jakob Martin Strid (trad. Eva Valvo), Mimbo Jimbo si diverte, € 8,90
Jakob Martin Strid (trad. Eva Valvo), Mimbo Jimbo l’inventore, € 8,90
Sara Agostini (ill. Sara Benecino), Le sei storie della felicità, € 9,90
Gribaudo presenta sei albi colorati e divertenti (quelli di Lupetto hanno le pagine plastificate e lucide sicuramente resistenti all’assalto dei piccolissimi lettori…).
La musica delle emozioni, a cura di Daniele Gamba, € 12,90
Un simpatico albo con CD contenente 45 tracce di musica classica: un approccio divertente alle emozioni che la musica può suscitare e un invito a disegnare e comporre storie seguendo il filo delle emozioni derivate dall’ascolto (da 6 anni).
*** Da 6 a 7 anni
Il battello a vapore – seria bianca 5+
Ferdinando Albertazzi (ill. Desideria Guicciardini), Le bugie di Camilla,,,, € 8,90
Con le vivaci illustrazioni di Desideria Guicciardini ecco un’altra breve storia della simpatica Camilla, personaggio felicemente creato da Fernando Albertazzi; qui Camilla è alle prese con le bugie: avranno le “gambe corte” o saranno “motore” di crescita e di amicizia? Albertazzi è davvero bravo a portarci con leggerezza nel mondo dell’infanzia.
La ruota
Eleonora Bellini, Adalgiso e il mistero del maniero (ill. Claudia Benassi), 10,00
Un duca solitario scopre la solidarietà e l’amicizia grazie a due orfani rom e al loro nonno: una storia agile e simpatica ma ricca di significati.
*** Da 8 a 10 anni
Coccolebooks
Daniela Valente (ill. Marcella Brancaforte), Mamma farfalla, € 10,00
Sotto forma di diario una bambina di otto anni, divisa fra la residenza in Calabria e la nonna presso cui trascorre l’estate in Sicilia, al di là dello stretto, Daniela Valente riesce a darci una narrazione leggera ed intensa: i sogni della bambina, il primo batticuore, il dolore per la mamma gravemente malata che si è tagliata i capelli (guarirà), i giochi in campagna con i cugini… Ecco il libro riesce a fornirci tanti momenti diversi dello stato d’animo della bambina, ma lo fa giocando su un contorno quasi fiabesco: è come se il profumo del pane fatto in casa, passandosi il lievito da vicino a vicino, avvolgesse anche il lettore… Ed è bello riscoprire l’aroma di una letteratura sincera nella levità delle parole e degli stati d’animo.
il castoro
Annalisa Strada – Pierangelo Frugnoli (ill. Flavia Sorrentino), Mitico!, € 14,50
Una bella prova questo delizioso volumetto che non si limita a raccontare i personaggi dei miti greci ma anche li rende vivi attraverso canzoni di Frugnoli (il libro è corredato da un CD) capaci di regalarci momenti di divertimento.
Gribaudo
Luisa Mattia (ill. Giulia Rossi), Le più belle storie dell’antico Egitto, € 14,90
Con illustrazioni che francamente mi convincono poco ecco storie di cui magari si è sentito parlare ma che qui sono ottimamente raccontate dalla bravissima Luisa Mattia.
Novografica
Costanza Zavanone, Muci’, lupetto di Loo (ill. Paola Levati), s.i.p.
Bella storia dedicata da una nonna ai nipoti e ambientata in una valle “accoccolata ai piedi” del Monte Rosa (montagna evidentemente “di famiglia”); protagonista il lupetto Muci’ che ha scelto di vivere a Loo “posto molto speciale”… Come avrete capito il clima è quello della fiaba ma al fondo, oltre al piacere del racconto, emergono la valorizzazione del viaggio come scoperta e crescita e un sentimento di forte rispetto per le bellezze della natura. Simpatiche e funzionali al testo le illustrazioni di Paola Levati.
*** Da 12 a 14 anni
UP Feltrinelli
Avi (trad. Luisa Agnese Dalla Fontana), La folle guerra dei bottoni, € 15,00
Forse, secondo l’editore italiano il titolo originale del romanzo (The Button War) di Edward Irving Wortis (Avi) avrebbe potuto ingenerare confusione con il grande classico omonimo di Louis Pergaud ed è per questo che il titolo italiano aggiunge un aggettivo “folle” di cui si poteva fare benissimo a meno vista anche la differenza temporale ed ambientale dei due romanzi: il periodo della nostra “guerra dei bottoni” è quello del primo conflitto mondiale, il contesto quello di un villaggio polacco occupato sempre dai Russi e improvvisamente invaso dai tedeschi, protagonisti sono il dodicenne Patryk e i suoi compagni un po’ selvaggi che inventano giochi azzardati come quello, pericoloso, di rubare il bottone più bello dalle divise dei soldati e farsi re. La guerra reale finisce per contaminare lo spirito ludico e Jurek il più indigente del gruppo (il più debole e quindi il più maniacale) entra in una spirale di fanatismo e violenza per ottenere l’ambito primato; il dramma si consuma e Avi non concede nulla alla retorica dei buoni sentimenti ma piuttosto sembra voler indagare sulla psicologia dei diversi personaggi con un pessimismo di fondo (giustificatissimo, a mio parere) sulla natura umana. Bel romanzo, avvincente e triste che i nostri politici seminatori di odio e paura farebbero bene a leggere (ma probabilmente non lo capirebbero).
*** Dai 14 anni
Giralangolo
Wendy Mills (trad. Aurelia Martelli), Tracce, € 15,00
L’americano Wendy Mills ci propone un intenso romanzo che in qualche modo, anche a livello psicologico, fa i conti con il trauma delle due torri dell’11 settembre 2001 che per i parenti delle vittime ma forse per un’intera generazione di americani (e non solo) non è stato facile superare: la bravura dell’autore non concede nulla all’effetto sensazionale ma ricorre piuttosto al meccanismo dell’introspezione psicologica e del dialogo: anzitutto riesce a giocare su un duplice piano temporale con le storie di due sedicenni, diverse ma complementari; da un lato quella di Alia che in quel terribile giorno si trova bloccata nella Torre Nord e trova in una ragazzo, Travis, di poco più grande, un amico, un confidente, un aiuto, dall’altro, quindici anni dopo, quella di Jesse che per punizione si trova costretta a ricomporre come in un puzzle la storia dei due ragazzi di quindici anni prima. Non racconto i dettagli dell’intreccio, mi basta solo segnalare che Mills è riuscito in un’operazione difficile: raccontarci un pezzo della nostra tragica storia di donne e uomini del secondo millennio affidandosi alla profondità della psicologia dei personaggi, al fascino della scrittura e alla ricchezza dei dialoghi.
*** Per gli educatori
Pensa multimedia – Emblemi
Leonardo Acone, Bambini e ragazzi tra bande e paranze – Pedagogia della narrazione a Sud dell’infanzia, € 19,00
Leonardo Acone appartiene a quella nuova generazione di studiosi e docenti universitari di Letteratura per l’infanzia (per fortuna sono parecchi) che non teme di avventurarsi in percorsi nuovi, di cambiare punto di vista, di spostare il centro di interesse dall’asettico bambino di tanta burocrazia al soggetto vivo di una realtà spesso ostile e nemica. Il suo saggio parte dunque dall’emergenza educativa che vede tanti giovani giocare con la vita degli altri (e spesso anche con la propria) e riflette su quanto la rappresentazione letteraria sia state testimone (o anticipatrice?) di situazioni che oggi, spesso, ci trovano impreparati e sgomenti. Acone circoscrive il suo interesse alla produzione letteraria meridionale e guarda con particolare attenzione alla letteratura calabrese partendo (ed è il primo saggio del volume) dalle riflessioni di Francesco De Sanctis e costruendo un esemplare percorso a livello di storia della critica letteraria e di riflessione sui testi; l’esito dell’analisi, però, non può che essere pedagogico perché Acone propone “una auspicabile ed efficace inversione di senso […] approfondire la centralità di un fenomeno culturale ampio […] a partire da una sua diramata e lontana perifericità”. Tutti gli altri capitoli del libro, dai Ragazzi della Sila, analisi dell’opera di patriota e scrittore Biagio Miraglia (1823 – 1885), ai Bambini fragili, feriti e feroci di Roberto Saviano, si muovono in questa direzione interpretativa che comunque (e per fortuna) sarà destinata (lo dice l’autore in conclusione) a proseguire perché l’originalità di un’ipotesi critica non deve fermarsi ma andare avanti all’insegna di nuove intuizione e di possibili, proficue scoperte.
Unicopli
Il sessantotto della scuola elementare, a cura di Marcella Bacigalupi, Piero Fossati, Marina Martignone, € 20,00
Avrei molto da dire su questo libro polifonico sia per quanto riguarda il piano autobiografico che per quanto concerne la riflessione storico-politico-educativa; mi limiterò però a poche note perché è giusto impedire che l’adesione personale a un tema infranga la regola della brevità delle note del mio sito. Dirò all’inizio che di un libro così si sentiva il bisogno perché il Sessantotto è stato legato alle rivolte degli studenti, alle occupazioni delle Università, ai temi del lavoro che coinvolgevano “studenti e operai uniti nella lotta”, ma poco è stato detto (e spesso di negativo) su quanto il Sessantotto abbia influito sulla scuola di base, su quali insegnanti (in formazione o già attivi nella scuola elementare) abbia inciso e quali risultati abbia ottenuto. Ora Il sessantotto della scuola elementare, fra puntuali analisi del periodo e memoria, ci racconta tutto questo e se a molti anziani (fra cui il sottoscritto) ricorda una fase della propria vita, ai lettori di oggi potrà suggerire molte riflessioni a partire dalla constatazione che le spinte innovative di quel tempo (le classi aperte, i testi liberi, le scelte alternative al libro di testo, i banchi accostati ai muri, la mensa come momento educativo, le ricerche nate dall’osservazione dell’ambiente, le valutazione attente allo sviluppo e non al profitto) si sono perdute in un magma burocratico, in un delirio tecnologico che ha lasciato credere che con qualche “macchina” in più si potesse risolvere il nodo della didattica… Vorrei che questo libro raggiungesse le studentesse e gli studenti di Scienze della Formazione primaria perché costituirebbe per loro un’originale lezione (forse più utile di altre) di vita e di metodo.
*** Le buone notizie
ARGO
Sonya Orfalian, A cavallo del vento – Fiabe d’Armenia, postfazione Corrado Bologna, € 16,00
Con l’amico di sempre (ci siamo conosciti sui banchi di scuola nel “preistorico” 1964),Walter Fochesato, abbiamo curato un volume di Fiabe liguri che uscirà a Natale per l’editore genovese Chinaski; è per questo e per moltissimi altri motivi che ho letto con particolare attenzione e simpatia queste Fiabe d’Armenia arrivate alla seconda edizione; l’autrice, Sonia Orfalian, è figlia della diaspora del popolo armeno e lei stessa, nata da rifugiati armeni in Palestina e poi, dopo l’occupazione di Israele, in Libia e infine in Italia, coltiva da anni l’impegno di mantenere vive le tradizioni e la cultura del suo popolo del cui massacro, compiuto dall’impero ottomano nel biennio 1915-1916, anche la nostra Europa si è troppo spesso dimenticata. Al di là di questi fatti, che comunque costituiscono il motore della sua ricerca, ho trovato nelle fiabe armene una straordinaria ricchezza e moltissimi punti di consonanza anche con la tradizione delle fiabe italiane ed europee; dirò di più: alcuni elementi surreali come la ragazza nella zucca che fila prodigiosamente e mette in seno una polpetta appartengono anche al mondo di quella tradizione ligure di cui mi sono occupato, dalla nostra piccolissima Terracamina (in genovese Tæra-ca-mescia) che mette in tasca gli avanzi del pranzo e li trasforma in “cose meravigliose”, alle donnine che stanno in gusci di noce. E ancora la storia del giovane che rompe un’anfora a una vecchina e dà il via alla fiaba della ragazza nella melagrana è vicinissima alla nostra Le tre arance… Potrei continuare ma qui mi fermo rilevando come queste belle fiabe armene possiedano anche significative peculiarità (l’orditura dei racconti molto ampia, la formula “se camminarono molto o poco lo sa solo Iddio” diversa dal nostro più “laico” “e cammina cammina”; l’augurio che, dopo i desideri esauditi dei protagonisti, anche i lettori esaudiscano i propri; la maggior sospensione temporale del “c’era e non c’era una volta” rispetto al nostro semplice “c’era una volta”; le innumerevoli citazioni di Dio; la conclusione con i “tre pomi” in dono al narratore, all’ascoltatore e al mondo rispetto al pessimismo di tante nostre conclusioni tipo “fecero un bel pranzo e a me tirarono un osso”) che ci portano vicinissimi alla spiritualità dell’antica comunità cristiana dell’Armenia.
Un’ultima notazione più per curiosità che per riferimento critico: la raccolta più importante delle nostre fiabe liguri si deve a un ricco e benemerito americano, James Bruyn Andrews, che con il titolo Contes ligures. Traditions de la Rivière recueillis entre Menton e Gênes le pubblicò nel 1892 nella fondamentale “Collection de contes et chansons populaires” dell’editore parigino Leroux, la stessa che nel 1905 ospitò i Contes arméniens traduits de l’arménien moderne da Frédéric Macler. Coincidenza? Può darsi ma anche rappresentazione viva di un’oralità che, pur consegnata alla pagina scritta, non ha perso nulla di quella saggezza antica che supera i confini delle nazioni, i pregiudizi razziali, le differenze culturali e religiose e che, in un’epoca senza memoria come l’attuale, almeno a noi “venticinque lettori”, impedisce di dimenticare.
KIRA KIRA
È nata una nuova casa editrice per l’infanzia, kira kira, che vuole proporre al pubblico italiano autori e illustratori giapponesi sia a livello di traduzione che come progetti originali. Sarà perché ormai da molti anni ho rapporti con la mia allieva “rodarologa” Aya Yoshitomi di Osaka, sarà perché so che le proposte italiane vengono da Elena Rambaldi, studiosa seria e attenta della cultura giapponese, sarà perché il primo albo presentato, A casa dell’ape dell’illustratrice esordiente Maki Hasegawa (i testi sono della bravissima Alice Keller) , mi ha convinto, sarà per tutte queste ragioni messe assieme che saluto con particolare calore la nuova iniziativa che mi pare impegnata a costruire (senza ridondanze didattiche e inutili compiacimenti formali) un percorso sulla poetica della leggerezza.
*** Libri ricevuti
G R I B A U D O
Leonora Leitl, La felicità ha le ali, € 6,90 (da 6 anni)
AAVV (ill. Anita Barghigiani), Nonno, mi racconti una fiaba? Storie della buonanotte, € 12,90 (da 8 anni).
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