Ho aspettato un giorno per commentare l’intervento dell’amico Paolo Amaro perché speravo che, nel frattempo, il governo (la minuscola ben si addice all’evanescente presidente del consiglio) risolvesse almeno la questione dei disperati della “Diciotti” e invece siamo sempre al “bullismo” di Salvini che per fortuna non ha ancora messo nulla su Facebook relativo alle donne sbarcate perché portano i segni di violenze sessuali subite nei campi libici (cioè negli hotel di lusso che ha visto Salvini)…
Autore: pinoboero Page 4 of 6
Il mio vecchio amico Paolo Amaro mi ha inviato dall’estero questa riflessione che voglio condividere:
Sono fuori Italia (come per gran parte della mia vita) e quindi immagino che se – invece che sul sito di Pino – fossimo su Facebook mi arriverebbero insulti, accuse di alto tradimento, inviti a giustiziarmi con rito abbreviato. Per fortuna mia (e anche di Pino) so che www.pinoboero.com è letto da un pubblico attento e non incline ai “formicolii” della pancia.
Normalmente – come sa chi segue il mio sito – non pubblico interventi di altri e le “incursioni” di Paolo Amaro dal suo “angolo” sono sempre rare, ma questa volta voglio fare un’eccezione perché il mio amico e collega Prof. Gianfranco Ricci ha risposto al mio intervento su La tragedia di Genova con un testo che, oltre a sentire come un fraterno, fortissimo abbraccio, riprende quel tema dell’abbassare i toni, quella richiesta di riflessione che in tempi come questi costituirebbe un primo segnale di speranza… Ringrazio Gianfranco di avermi consentito la riproduzione del suo testo, segno di un’amicizia e una fiducia reciproca cementata dagli anni:
Non è retorica osservare che, al di là dell’agosto, la città mi sembra annichilita, silenziosa… nella mia vita con lei ho vissuto i momenti tragici del terrorismo con carabinieri ammazzati a breve distanza da casa, le numerose alluvioni (l’ultima da amministratore), ho visitato in Capitaneria le bare delle vittime della Torre dei Piloti e ho guardato gli occhi dei loro parenti…
Armando Curcio da 8 anni
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Semplice ma ben costruita collana di biografie di personaggi famosi.
Nei primi anni Settanta alcuni di noi, all’inizio della loro storia di studiosi, furono un po’ “cattivi” o, almeno, poco indulgenti verso quella che si riteneva essere una letteratura “di convenienza”, costruita su temi di vera o presunta attualità con moduli stilistici prefabbricati o “consumati” dall’uso; ci furono polemiche anche aspre, qualche editore si arrabbiò, qualche autore diffuse lettere di protesta…
Premessa
I quattro giorni del sogno bolognese sono terminati: dico sogno perché l’atmosfera che ogni anno respiro a Bologna è la stessa di quando quarantaquattro anni fa varcai per la prima volta l’ingresso dei padiglioni: è un’atmosfera particolare, quasi il tempo restasse sospeso fra voci, odori e colori e come in un sogno, appunto, l’attenzione fosse concentrata su un’unica trama. Penso che analoga sensazione totalizzante abbiano provato la quarantina di mie studentesse di Scienze della Formazione primaria (future insegnanti di scuola dell’infanzia e di primaria) che martedì 27 da Genova sono approdate a Bologna per la loro prima Fiera…
Fiera di Bologna 2018
Per me, oggi, Bologna vuol dire
- 43° compleanno della mia presenza
- avvenimenti, volti, ricordi
- odore di libri, colore di figure, suono di parole
Finalmente una coppia di genitori di Carpi ha scoperto che in Italia il “marcio” educativo (dalla sessualità al rispetto delle diversità) viene inculcato fin dalla più tenera età attraverso i libri per l’infanzia: “È un Leviatano sempre più prorompente che sta intessendo tele ovunque, con prospetti davvero agghiaccianti”, sono le “alte” parole di un apocalittico commentatore della vicenda (Cristiano Lugli su Osservatoriogender.it, 2016) della famigliola di Carpi che è stata costretta a ritirare il figlio da una scuola perché il dirigente scolastico ha rifiutato di eliminare dalla biblioteca scolastica e quindi sottrarre alla lettura il romanzo di Bianca Pitzorno Ascolta il mio cuore
I. Prediche inutili. Ho piena consapevolezza che tutte le mie note dedicate a Sampierdarena siano altrettante “prediche inutili” (anche se di livello decisamente inferiore a quelle di einaudiana memoria), ma proprio per questo assaporo in tutta libertà il piacere di redigerle. “Nelle precedenti puntate”, aspettando l’8 gennaio gli “Stati Generali della Città di Sampierdarena” organizzati da “Officine sampierdarenesi”,